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21/02/2018
VERCELLI. Il Piemonte è sempre stato capofila in materia di formazione professionale e nella sperimentazione di formule per facilitare l’apprendimento sul campo e l’inserimento dei giovani nel mondo dei mestieri: ora con la definizione di un 'sistema duale' anche in Italia il processo si sta definendo e consentirà di avviare molti più giovani verso un lavoro. Questo l’argomento dell’incontro organizzato da Forma Piemonte - Associazione nazionale Enti di formazione professionale, a Vercelli, nei giorni scorsi, nel centro di formazione professionale Sacro Cuore, cui hanno preso parte il sottosegretario al Lavoro, Luigi Bobba, il presidente Confap, Massimiliano Sabbadini, il direttore Coesione sociale della Regione Piemonte, Gianfranco Bordone, il Presidente di EnAIP Piemonte Luca Sogno e il Direttore Generale di EnAIP Piemonte Sergio Pugliano.
Come ha spiegato Paola Vacchina, presidente nazionale di Forma, “il nostro intento è ricordare i grandi passi in avanti compiuti sulla formazione per i giovani, grazie a una proficua collaborazione tra il ministero del Lavoro con l’onorevole Bobba e le Regioni, come nel caso del Piemonte: vorremmo che questa positiva esperienza proseguisse anche nella prossima legislatura".
Ad aprire l’incontro Silvana Rasello, responsabile per Ciofs-Fp Piemonte (Centro italiano Opere Femminili Salesiane - Formazione professionale), che ha spiegato cosa è cambiato: “Questo è un territorio in cui si è sempre lavorato con grande dedizione e volontà di trovare soluzioni per dare opportunità ai giovani, ma con l’avvio del 'sistema duale', che introduce un nuovo modello operativo, c’è stata un’accelerazione positiva. In sostanza, è cambiato il rapporto con il mondo produttivo che ha oggi un ruolo più significativo. Non si tratta di ricevere giovani in stage, ma di co-progettare con i centri di formazione un percorso con iniziative specifiche e basate sulla necessità reale".
Di fatto, emerge una propensione e attenzione nuova in cui il professionista, l’artigiano o l’imprenditore virtuoso si assume un ruolo di maggiore responsabilità evidenziando una sensibilità sociale. È questo un aspetto spesso sottovalutato, ma chiave. Emerge che il 'sistema duale', la formazione, l’alternanza scuola-lavoro sono un potente strumento di coesione sociale e di scambio intergenerazionale.
Si parla di 'imprese madrine' che sviluppano progetti, aiutano i ragazzi a culminare il periodo di alternanza scuola-lavoro, ad esempio, diventando imprenditori di se stessi; intervengono nei centri di formazione non solo come docenti della pratica, ma aprendo con le loro capacità manageriali nuovi scenari.
Tutto è fatto per i giovani. È anche con questo spirito che il sottosegretario al Lavoro, Luigi Bobba, prima dell’incontro, ha voluto incontrare i ragazzi del centro di formazione, parlare con loro, visitare i laboratori dove apprendono un mestiere, insieme a Michele Perinotti e Massimo Biloni, imprenditori-docenti.
L'apprendistato in Piemonte, in due anni, ha segnato un +130%.
[fonte: adnkronos]
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