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20/07/2017
ARONA. «Quando ero una bambina mi sarebbe piaciuto essere un’infermiera e crescendo avrei voluto dedicarmi a questa formazione professionale; poi, però, le circostanze della vita non mi hanno permesso di continuare per questa strada, nonostante sia stata costretta per altri motivi ad avvicinarmi a questo mondo».
Rosella oggi ha 53 anni e finalmente è riuscita a realizzare quel sogno rimasto chiuso nel cassetto per troppo tempo: si è iscritta al corso di OSS presso l’EnAIP di Arona, esperienza in cui si è buttata a capofitto supportata da tutta la famiglia, ottenendo a fine anno la qualifica di Operatore Socio-Sanitario.
“Non senza sacrifici, alla fine ho tirato fuori il mio sogno dal cassetto e sono riuscita a trasformarlo in realtà: il corso per diventare OSS è stato davvero molto interessante e intenso, mentre gli stage che ho svolto mi hanno aiutata tanto a fare il quadro della situazione; in ognuno ho avuto la possibilità di affinare le nozioni imparate a lezione.”
Oggi Rosella lavora presso la Casa di Riposo San Michele Arcangelo, a Cameri. L’esperienza di lavoro presso una RSA, racconta, è stata per lei una sorta di prova del nove, perché da lì “si capisce se una persona è pronta e adatta per questo lavoro; il rapporto che si crea con il paziente, inoltre è molto intenso.”
Lavorare in un ospedale è, invece, un insieme di attività molto diversificate tra loro; in questo periodo Rosella ha potuto vedere da vicino come vengono trattate le malattie e mettere in pratica l’uso di tecniche e utensili prima solo conosciuti nella teoria. Anche il tirocinio nel settore dei domiciliari ha contribuito alla formazione professionale di Rosella:
“In questi casi bisogna farsi carico delle situazioni di famiglie con tanti problemi alle spalle; ci si mette davvero in gioco e alla fine sei così coinvolta dalle loro storie che vorresti fare ancora di più, vorresti dare una mano a queste persone in tutti i modi possibili.”
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